Non ho molte parole.
Qualche volta scorrono leggere nella loro tensione, come fossero altro dalla mia volontà, e lo stesso del mio cuore nudo.
Altre volte indugiano, si perdono, scompaiono.
So aspettarle. So amarle. So odiarle.
Ora non le conosco, nemmeno.
Però voglio lasciare in questo spazio che galleggia quelle che ho avuto per Ària. Un ep frutto del lavoro di due persone. Persone. Sì, e spero che chi passi di qui si lasci ancora sedurre da una parola del genere, ritrovando la curiosità di voler scoprire.
Per Ària ho curato il presskit. Ne seguirò i passi e i bisogni, come si fa con tutte le cose belle.
Ària nasce dalla precisa volontà di dare il giusto valore al respiro, al silenzio. Una manciata di canzoni dove la musica comunica sullo stesso piano delle parole e la voce si prende solo gli spazi che servono.
Come la poesia che si concretizza nelle pause e nelle alternanze fra vuoti e pieni, Ària cerca di comunicare senza invadere luoghi non suoi.
Un certo amore per la sintesi e per l’immaginario crepuscolare definisce un progetto che racconta la musica come universo privato, da ascoltare en solitaire, lontano dalla luce del giorno e dalla folla.
La delicatezza e la ferocia dell’attitudine lirica di Àlia incontrano, in cinque episodi sonori, l’eleganza e la raffinatezza della produzione artistica di Giuliano Dottori.
Ària vedrà la luce in piena libertà, scaricabile gratuitamente dalla piattaforma Bandcamp a partire dal 18 Febbraio 2013.
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Àlia è la misteriosa ed eterea figura musicale dietro cui si cela Alessandro Curcio.
Lombardo di nascita, tedesco d’adozione, per vissuto e appartenenza emotiva. La poesia gli plasma lo sguardo sull’accedere e il divenire, definendo un percorso di cuore e di formazione fino alla Laurea in lingua e letteratura tedesca. La musica fa il resto, spalancandogli i corridoi sonori in cui far scivolare un’attitudine lirica che detta i tempi alla scrittura, alla voce, alle intuizioni melodiche.
Àlia non si definisce un musicista, pur avendo studiato chitarra e canto. Ama che sia la musica stessa a definire lui, in modo libero e lieve.
La prima parentesi significativa del suo percorso artistico si chiama Quartocapitolo (2007), un gruppo che verrà coinvolto in uno strano gioco delle coincidenze (2010): un’apertura per un concerto del cantautore milanese Giuliano Dottori (anche chitarrista degli Amor Fou e produttore) sarà la svolta per Àlia, ovvero per un inizio in solitaria dopo lo scioglimento della band. Àlia continua a scrivere canzoni nella sua casetta/castello, registrandole su supporti di fortuna. Un giorno le ascolta proprio Dottori, che resta colpito da Erri, fino al punto di scegliere di vestire il ruolo di produttore artistico di Àlia. Scatta un’affinità speciale tra due sensbilità complementari. Inizia così (settembre 2012) una collaborazione che fa dell’eleganza e della delicatezza i codici primari di Ària, un ep inno ai crepuscoli e agli spazi privati dell’anima.
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www.facebook.com/aliaEParia
www.facebook.com/pages/Giuliano-Dottori
Ària Ep Teaser
Questo Febbraio sembra un vecchio che non riesce più a camminare. Non sa essere freddo fino in fondo, non sa liberare il tepore che ogni tanto promette. Mi ricorda la scorsa neve, mortifera e atroce.